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Mi presento

Architetto, Scrittore, Critico d'Arte e d'Architettura, Docente, Artista

Ermanno Di Sandro (Providence, 7 dicembre 1958) è un architetto, scrittore, critico d’arte e d'architettura, docente e artista italiano. Nasce da genitori italiani emigrati negli U.S.A. nel 1956, Tullio Di Sandro e Filomena Pellegrino, coinvolti nel naufragio della turbonave italiana Andrea Doria, durante le cui operazioni di salvataggio perde conoscenza e poi la vita la sorella Norma Di Sandro, l’unica figlia, morta dopo un disperato intervento chirurgico cui viene sottoposta per le conseguenze di un grave trauma cranico, nel Brighton Marine Hospital di Boston, il 27 luglio: fu la più piccola vittima del naufragio. A 50 anni dall’evento, nel 2006, la vicenda e le sue conseguenze entrano improvvisamente nella sua vita come un’eredità storica, per cui Ermanno decide di dedicare giornalmente il suo pensiero a quella sorellina mai conosciuta, che – a sua detta – guiderà per sempre la sua vita, e alla quale dedicherà nel tempo vari libri e articoli, una piazza a lei intitolata a Marzano Appio, un monumento-scultura a Colli a Volturno. Quest’ultimo, Il Monumento a Norma Di Sandro, è stato studiato e collocato per essere visibile direttamente in linea d’aria dal Monumento ai Caduti di Tito Amodei, posto più in alto accanto alla Casa Comunale, creando un legame indissolubile. Ermanno Di Sandro scopre inoltre di essere il principale discendente del grande artista e cesellatore fiorentino Antonio Di Sandro (XVI secolo), maestro e precettore del sommo Benvenuto Cellini, grazie ad un accurato studio dell'albero genealogico della sua famiglia, nel 1981.

 

Si trasferisce dagli U.S.A. in Italia con la famiglia all’età di otto anni, e vive a Portici dal 1967 al 1993. Si iscrive alla facoltà di architettura presso l’Università degli Studi di Napoli Federico II nel 1978, dove segue con profitto i corsi, tra gli altri, degli accademici Francesco Starace, Renato De Fusco, Donatella Mazzoleni, Aldo Loris Rossi e Lucio Morrica, che saranno di grande impatto, formazione e insegnamento per il futuro e le sue linee architettoniche. In particolare lo influenzeranno per l’intera vita due opere di Aldo Loris Rossi, il Complesso parrocchiale di Santa Maria della Libera, a Portici, a pochi passi da casa sua e che studierà nei minimi dettagli con il suo gruppo di studio, e la Casa dei lavoratori portuali a Napoli, visitata da studente poco dopo il suo completamento, nel 1980, grazie proprio a Donatella Mazzoleni. Si laurea in Architettura con 110 e lode con una tesi sperimentale sul recupero e rivitalizzazione delle cavità sotterranee, dello strato archeologico greco-romano e della mobilità del Centro Antico di Napoli con un sistema integrato costituito da un mini metro Otis e tappeti e scale mobili, ed esercita la libera professione per alcuni anni, collaborando con vari studi di progettazione e di design, restauro ed urbanistica. Progetta e realizza manufatti architettonici, di arredo, decorativi, in ferro, d’interni, ma altri rimarranno sulla carta come semplici studi progettuali.

 

La sua architettura si evolve nel tempo: originariamente di stampo organico (Frank Lloyd Wright), nella piena maturità sembra avvicinarsi sempre più alle libere forme del Decostruttivismo di Zaha Hadid e Frank Gehry. Tra le arti visive predilige il collage e le tecniche a china o miste. Pubblica tra gli altri alcuni studi e ricerche in materia urbanistica sul mensile Archeologia (1986-1987), e strutturale, come quello su un innovativo tipo di nodo illustrato sulla rivista Acciaio (aprile 1988).

 

Lavora inizialmente come topografo (1983) in una campagna di scavi nell’area del Centro Antico di Napoli (S. Aniello a Caponapoli - Prof. Bruno D’Agostino), poi come architetto-archeologo in un grande progetto di recupero e mappatura di reperti e siti archeologici (Consorzio Pinacos, 1988-1990, costituito da Bull Italia S.p.A. e Sipe Optimation per la creazione di un database dell’archeologia di Napoli e dei Campi Flegrei, con direttore scientifico dell’area rilievo dei monumenti e topografia rurale dei Campi Flegrei Andrea Carandini, e Georges Vallet dell’area topografia della città di Cuma), pubblicando articoli e disegni su cataloghi e riviste specializzate. In tale ambito lavora a stretto contatto con Paul Raymond Arthur, direttore scientifico del Progetto Eubea (Legge Finanziaria '86, art. 15), e Maura Medri, successivamente accademici. Espone i suoi studi in un convegno internazionale sul recupero e riuso delle cavità artificiali urbane e relativi alla valorizzazione di quelle del sottosuolo di Napoli. 

 

Persona eclettica e poliedrica, demoralizzato per la mancanza di committenze nel campo dell’architettura e dell’urbanistica, a partire dal 1992 si interessa per alcuni anni di assicurazioni e finanza, e dal 1993 di consulenza finanziaria ed assicurativa per Banca Mediolanum iscrivendosi all’Albo Nazionale dei Consulenti Finanziari istituito presso la CONSOB.

 

Attualmente insegna Arte e Immagine come docente di ruolo.

 

Si cimenta successivamente nel campo della critica artistica, presentando alcune personali e mostre di artisti contemporanei, come lo scultore Ernesto Caiazza e la pittrice Maria Teresa Protettì: per quest’ultima elabora una critica pubblicata anche in lingua cinese e citata da fonti giornalistiche. Il suo nome è riportato nel Catalogo dell’Arte Moderna Italiana (2005, Editoriale Giorgio Mondadori). Scrive numerose recensioni critiche.

 

Si presenta come narratore solo nel 2007 con Le insorgenze del cuore - Naufragio sull’Andrea Doria (Lupo Editore). Il libro è dedicato a sua sorella, Norma Di Sandro, la più piccola vittima dell’affondamento dell’Andrea Doria avvenuto nel 1956, e, scritto giusto a distanza di 50 anni dall’evento, riporta una nota in quarta di copertina del celebre scrittore e regista Federico Moccia. Uno dei romanzi successivi s’intitola Bella Addormentata (Andrea Doria 1956), Bel-Ami edizioni (2013), con introduzione della Prof.ssa Giuseppina Scognamiglio (collaboratrice del Prof. Pasquale Sabbatino in importanti pubblicazioni, nonché critica letteraria - tra gli altri - dello scrittore Pino Imperatore). Alcuni suoi volumi sono inseriti nel SBN (Servizio Bibliotecario Nazionale).

 

L’autore viene intervistato anche in Rai (www.tg1.rai.it apparizione del 17 agosto 2009 su TG1 Storia di Roberto Olla). Il 30 agosto 2010 viene diffuso un servizio giornalistico sulle 100 radio private del circuito ItaliaStampa, in occasione della sua partecipazione alla 1° edizione del festival internazionale del cinema Storie nella Storia di San Pietro Infine - Parco della Memoria Storica  (30 agosto - 4 settembre 2010).

 

Presenterà numerose personali, collettive e manifestazioni d’arte e culturali, ma anche opere di grandi artisti italiani del passato (Caravaggio e Leonardo da Vinci – 2018-‘19), mentre si intensifica la sua attività di critico d’arte soprattutto a partire dal 2014; viene inserito anche in giurie per la premiazione di concorsi d’arte e fotografici. Sono presenti su Internet molti video e video-interviste che lo riguardano, oltre a presentazioni varie e partecipazioni a programmi radiofonici e in streaming. Scriverà inoltre recensioni d’arte ed articoli su riviste specializzate e non, cartacee e on-line.

 

Persona versatile sempre alla ricerca di nuovi stimoli, viene chiamato a recitare una parte in una pellicola cinematografica – Terra Infelix - del regista sperimentale Maurizio Giordano, nel 2015 (presentato al Festival del Cinema di Salerno nel 2020).

Ermanno Di Sandro, nel gennaio 2023, lancia per la prima volta l’idea clamorosa di una candidatura di Teano, città storico-artistica fondata dai Sidicini e resa famosa per il celebre incontro tra Giuseppe Garibaldi e Vittorio Emanuele II di Savoia nel 1860, a vocazione turistico-ambientale ed archeologica, come Capitale Italiana della Cultura nel 2030, quasi una provocazione che suscita però un interesse crescente, un generale ottimismo e persino l’attenzione dei media.

È stato vincitore del Premio Speciale Sanremo 2023 attribuito al critico d'arte Prof. Ermanno Di Sandro (10/02/2023).

Invitato a frequentare dopo la kermesse sanremese alcuni prestigiosi salotti artistico-letterari, Ermanno Di Sandro diventa il critico d’arte di riferimento, per sua libera scelta, solo di prestigiosi artisti nazionali/internazionali, tra cui spiccano i nomi di Zoja Sperstad, Aniello Saravo, Domenico Ursillo, Maria Rosaria Di Marco (in arte MRosaria Di Marco) e Dema Focarelli.

 

Conia e crea nello stesso anno il copyright relativo alla nuova denominazione della sua attività nel campo della critica d’arte: Professor Architect Ermanno Di Sandro, Writer and Art&ArchitectureCritic@.

 

Viene nominato Socio e Professore Associato presso l’UNITRE (Università delle Tre Età) di Santa Maria Capua Vetere (CE), a partire dall’A.A. 2023-'24.

 

Muro Bianco

 

Fonda insieme alla docente Silvana Virgilio nel 2013 un movimento artistico-letterario di breve durata denominato Muro Bianco (White Wall) – Gruppo d’Azione Culturale, che raccoglie tra i propri aderenti anche giovani talenti, in parte ancora al di fuori del sistema dell’arte e provenienti dalla Terra dei Fuochi e dalla provincia casertana, nei campi della pittura, scultura, letteratura, poesia, critica letteraria ed artistica, storia dell’arte, teatro, fotografia, cinema, architettura ed arti visive: ne è il teorico con un Manifesto che consta in 22 punti e che si contrappone in parte al Manifesto del Futurismo, elaborato in 11 punti, di Filippo Tommaso Marinetti. L’idea raccoglie subito consensi unanimi suscitando scalpore, prefiggendosi in maniera ambiziosa e utopistica la rinascita italiana partendo proprio dalla cultura e dall’arte di quelle zone martoriate e degradate nel periodo di massima crisi economica. Ben presto il movimento diventa G-Local, globale e locale, con adesioni dall’America Latina e dalla Spagna. Studia il logo del movimento in più versioni.

 

Conia nel suo Manifesto i termini ed espressioni “atticulturali” e “gesti letterari ed artistici”. Entrano spontaneamente a far parte del movimento, tra gli oltre 60 aderenti-simpatizzanti, gli artisti Aniello Saravo, Cristina Flaviano ed Anna Maria Zoppi, lo scultore del Progetto Geoarte Gennaro Di Giovannantonio (in arte Formica), lo scultore-scrittore-poeta Orlando Campos Rodriguez, la pittrice ed artista plastica Lidoska Pirela e l’artista plastico Jose Luis Rizzo (di Caracas, Venezuela), il fotografo di arte digitale nonché editore Benito Vertullo, la docente universitaria Giuseppina Scognamiglio, il filmmaker Gianluca Conca.

 

L’interessante esperienza di Muro Bianco si esaurirà in breve tempo per le difficoltà legate alle distanze tra i singoli membri, alla comunicazione ed al numero troppo elevato dei componenti, di difficile gestione.

 

Il Mefitismo Artistico

Fonda il fenomeno artistico, poi Movimento, denominato Mefitismo, che nasce ufficialmente nel 2017 quando il Nostro raccoglie un gruppo di artisti emergenti - figurativi e concettuali - intorno all’idea di creare opere d’arte ispirate al Santuario, ovvero all’area sacra relativa alla Dea Mefite, nella Valle dell’Ansanto (Comune di Rocca San Felice), nonché ai ritrovamenti e reperti provenienti dalla stipe votiva, oggi conservati al Museo Provinciale Irpino di Avellino.

 

L’idea raccoglie subito un grande, unanime consenso al punto tale che si rende necessario elencare attraverso il relativo Manifesto le sue stesse caratteristiche e linee guida, che risultano imprescindibili per ogni artista per entrare a far parte del Movimento medesimo. Si diffonde in tal modo ed in poco tempo una corrente di artisti, i quali si ispirano in totale libertà espressiva alla Valle d’Ansanto ed ai ventiquattro punti del Manifesto. 

 

Il movimento artistico viene di fatto presentato il 2 marzo 2019 a Benevento (mostra intitolata “La Buona Mephite e il Mefitismo. Un nuovo approccio alla Valle dell’Ansanto”) alla presenza di questi artisti emergenti, giovani e meno giovani, che traggono direttamente ispirazione dal mito della Dea Mefite per realizzare opere (tele, sculture, land art, arte figurativa, astratta e concettuale, fotografie digitali, collage, ecc.) con le più svariate tecniche – alcune delle quali innovative - secondo un nuovo modo di concepire l’arte, fortemente radicata su un territorio storicamente importante quanto dimenticato nei secoli.

Firma
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Premi

1° Classificato/vincitore

del 1° Concorso per Idee per Giovani Architetti sul tema “IL C.A.O.T.: Una struttura per i Tossicodipendenti”, Centro Studi “L. Vanvitelli”, Napoli (1990)

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Collegamenti

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